Lo spettacolo illustra la figura di Gabriele D’Annunzio mettendone a fuoco alcune caratteristiche: la straordinaria capacità comunicativa, l’autocostruzione dell’immagine e l’invasamento per la guerra. Il protagonista (Massimo Somaglino) si esprime attraverso discorsi, lettere o poemi. Gli fa da contraltare una donna (Marzia Postogna), che fruga tra le ombre annidate dietro fama e gloria. Interventi musicali del soprano Veronica Vascotto e della pianista Cristina Santin.