Sopravvivere alla persecuzione politica, alla deportazione. Sopravvivere alla perdita di un figlio. Sopravvivere alla perdita dei propri sogni, della propria gioventù. Come conciliare l’agonia del ricordo con il ritorno alla quotidianità? Raccontare Savina, tenace e coraggiosa come un fiore, ci permette di porre l’attenzione su una spetto a volte trascurato: la ripresa della vita dopo il lager. Scritto e diretto da Carla Bellaveglia. Con Michela Cembran. Muische a cura del Maestro Carlo Moser.