L’uso di suonare il violino accompagnandosi da soli sulla pedaliera dell’organo è documentata da fonti del XVII e XVII secolo ed Emmanuelle Dauvin, con recital audaci e immaginativi, ridona vita a questa pratica che si rivela di grandissima forza musicale: grazie al contrasto dei due strumenti, le composizioni appaiono in tutta la loro purezza e perfettamente comprensibili.