Lo spettacolo musicale, attraverso prosa e musica, vuole aprire una riflessione sulle vulnerabilità dell’essere umano: una sorta di Purgatorio dantesco, un percorso di consapevolezza che invita a superare le difficoltà quotidiane con l’accettazione di sé e dell’altro. Le musiche partono dal testo provocatorio “Io se fossi Dio” di Giorgio Gaber alla musicale sensualità che emana “Ancora” di Mina, dall’edulcorata critica di cui è intrisa “A’ finestra” di Carmen Consoli per finire tra le altre con la cupidigia amorosa della “Ballata dell’amore cieco” di Fabrizio De André. Diapositive artistiche faranno da sfondo a questo viaggio. Con le voci di Myriam Cosotti e Maria Sole Caldiero, accompagnate da un trio di musicisti.