Nello spettacolo si scoprirà la straordinaria figura di Gianni Bartoli. In un’epoca di grandi cambiamenti, tra il ritorno di Trieste all’Italia e le sfide della ricostruzione post bellica, Bartoli si è distinto come un uomo di grande sensibilità e visione artistica, incarnando l’equilibrio e la lungimiranza necessari per guidare la città attraverso un periodo turbolento. Sindaco dal 1949 al 1957, il suo amore per l’arte e la cultura ha lasciato un’impronta indelebile sulla città promuovendo iniziative importanti. Questo spettacolo, arricchito dalla voce del soprano Elena Pontini, dal violino di Marco Zanttovich, dalla fisarmonica di Manuel Figheli, è un viaggio poetico e musicale nella Trieste del dopoguerra. Francesco Gusmitta, oltre a dirigere, sarà anche sul palco come attore, portando in vita le emozioni di un’epoca e rivivendo l’essenza delle passioni culturali di Gianni Bartoli.