6 gennaio 1412 è la storia di Giovanna d’Arco, la cui data di nascita è appunto il titolo del film. La storia è vista dal cuoco dell’accampamento per mettere in luce il contrasto tra spiritualità e materialità della vita. La tecnica impiegata è quella della “correlazione oggettiva”, forse per la prima volta impiegata in un film. Tale tecnica intende rendere l’emozione autonoma dal bagaglio emozionale dello spettatore che può costruire il suo percorso emotivo indipendentemente dalla evocazione di esperienze soggettive.